giovedì 10 gennaio 2008

Targhe alterne? Si cambia e poi si ricambia e poi...

Che confusione! Auto pari i giorni pari, auto dispari i giorni dispari. Ma non i giorni pari o dispari della settimana, bensì i giorni pari o dispari del calendario. Ed i giorni dispari-dispari 31 gennaio/1 febbrario, 29 febbraio/1 marzo, 31 marzo/1 aprile? Targhe dispari-dispari o dispari-pari? Ed il centro storico? E la domenica? Ed i controlli dei vigili urbani?
Attendiamo le delibere, con successive modifiche ed integrazioni, della strana coppia: Sindaco & Assessore con delega alla Viabilità, alias Sindaco Avatar Cammarata & famoso avvocato Jimmy D'Azzò.
Noi, confessiamo, ci arrendiamo davanti a tanta incompetenza, improvvisazione e pressapochismo.
Non siamo i soli.
Ricopiamo una bellissima lettera pubblicata ieri, 09/01/2008, sulla edizione palermitana di Repubblica, nella rubrica "Lettere e commenti", a firma del lettore Roberto Albertini.


Targhe pari o dispari
di
Roberto Albertini

Nel mese pari (dicembre) di un anno dispari (2007), sindaco ed assessore esperto in mobilità decisero per le targhe alterne: se dispari non dovevano circolare nei giorni pari della settimana.
Nell’anno pari (2008) e nel mese dispari (gennaio) però a partire da un giorno pari (14) le targhe pari non potranno circolare nei giorni dispari del mese anche se questo mese è pari, a meno che non sia di 31 giorni, nel qual caso potranno circolare insieme quelle dispari intasando il centro in modo impareggiabile.
L’assessore comunale in questione ha dichiarato: “la lotta allo smog è una battaglia impari per ogni amministrazione, pari solo a quella contro le doppie file”.
Certo ogni provvedimento dell’amministrazione comunale non dovrà creare disparità tra cittadini e quindi quelli con cognomi con numero dispari di lettere, purchè non abitino in numeri civici pari, avranno l’impareggiabile opportunità di non pagare la contravvenzione nella zona blu se l’ora in essa annotata sommata alla targa divisa per l’ultima cifra della penultima contravvenzione risulterà pari.
O forse dispari?
Parimenti accadrà per la sosta in fila dispari.
Eccezionali i nostri amministratori, anche perché pare che i loro stipendi siano solo parificati a quelli dei colleghi di altre città nelle quali una simile impareggiabile fantasia non è offerta ai loro cittadini.
Questa, si, una disparità insopportabile.

(Dalla rubrica "Lettere e commenti" della Repubblica-Palermo dell'09 gen 2008)

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