giovedì 3 gennaio 2008

I messaggini delle feste.

Chissà con quanti zero si scriverà un miliardo?
Ed un miliardo è il numero di messaggini che gli italiani si sono scambiati in due giorni: Natale e Capodanno.
Chissà i salti di gioia dei Gestori telefonici!
Facendo due rapidi conti: una media di 18 sms per connazionale. Se poi tenete conto che mio nonno è rimasto fermo ai segnali di fumo, tant’è che quando il cielo si annuvola pensa sia un commilitone della guerra del 15/18 che gli invia un presente augurale e che mio nipote è telefonino-privo non avendo raggiunto la fatidica soglia di anni sei al di sopra della quale “ti attòcca” il cellulare munito di duecento suoneria polifoniche, tv al plasma e videogiochi, altrimenti il picciriddu cresce traumatizzato, si comprende – secondo la famosa statistica del pollo per cui tu ne hai mangiati due, io ho guardato te mangiare e la scienza ci dice che ne stiamo digerendo uno ciascuno - che l’italiano medio, in età fertile, non ha passato le festività mangiando e giocando a carte, bensì inviando insulsi messagini augurali e pietose catene di S.Antonio.
Io, quest’anno, ho sposato la seguente regola: “messaggi per nessuno”. Solo rispostine precotte a quelli ricevuti, giusto per non essere incluso nel libro dei vastasonazzi.
Ciononostante, anche sul mio telefonino, si sono abbattuti un effluvio di festività ricche. Di cosa? Di quello che vi pare! Ed allora “bla-bla-bla ricche di…pace…serenità, …felicità…tranquillità…soldi”.
Oddio qualcuno mi avesse augurato: ricche di sesso! Si vede che la mia faccia non ispira più contorcimenti dello spirito e della carne!
I più scemi sono state le catene, che pure il povero S.Antonio ha ripudiato.
L’oscar va a questo sms, col quale saluto e vi esorto a comportarli da probi ed onesti cittadini.
Altrimenti, mi procuro il vostro numero di cellulare e vi spedisco un sms di augurio!
“La nostra vita è fatta di parole e le più grandi parole sono i silenzi in cui la mente non pensa e dove parla solo il Cuore: Il mio augurio: 366 notti di sogni e 366 giorni per realizzarli tutti.”
Fantastico! 366 giorni (compreso il 29 febbraio, chè l’anno appena entrato è bisestile) occupati a quagliare di giorno i sogni notturni, senza manco un’oretta da dedicare all’ozio contemplativo o all’abbandono ristoratore a cose assolutamente futili: tipo guardare un programma della DeFilippi, leggere il Giornale di Sicillia, dare credito ad Emilio Fede dalla scrivania del tg4, prestare attenzione allo psiconano arrampicato sul tettuccio di una autovettura, credere alla panzana di Palermo-città-europea, sciorinata - tra una risata e l’altra - dal nostro Sindaco-Avatar…
Niente di tutto questo, sempre affannati alla ricerca della felicità: sai che palleee!!!

Nessun commento: