martedì 8 gennaio 2008

L'emergenza infinita.

Il Presidente del consiglio, Romano Prodi, con aria drammatica e piglio autoritario annuncia le misure prese dal governo, per fronteggiare l’”emergenza rifiuti” in Campania.
Video
Quindi impiego dell’esercito per rimuovere qualsiasi inciampo all’utilizzazione delle discariche già identificate (l’esercito farà la guerra alla munnizza o ai manifestanti campani?), la nomina dell’ennesimo commissario straordinario nella persona del prefetto Gianni DeGennaro e, nel medio periodo, la costruzione di tre termovalorizzatori (Acerra, S.Maria La Fossa e Salerno) oltre che di un numero sufficiente di discariche per assicurare l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti prodotti.
Eccoci allora, dopo quindici anni, al punto di partenza: alla costruzione dei termovalorizzatori od incenitori.
Nel primo piano regionale per la gestione dei rifiuti campani, risalente al 1994, gli inceneritori dovevano essere tredici, poi ridotti a tre, poi a due, infine ad uno: Acerra.
Naturalmente non è mai stato costruito.
Adesso Prodi ce ne promette addirittura tre.
Per costruirne uno occorrono, se non ci sono inciampi, due anni.
Ciò significa che se quello di Acerra fosse operativo entro il 2009-2010, occorrerebbero tra i cinque ed i sette anni per smaltire i cinque milioni di “ecoballe” accumulate finora ed un altro paio di anni per smaltire quelle che si produrranno da domani all’inaugurazione dell’inceneritore.
Nel frattempo si dovranno utilizzare – con costi elevatissimi - le discariche che sorgono in vasti appezzamenti di terreno, che la camorra – con intraprendente logica imprenditoriale – ha acquistato per tempo a prezzi stracciati..
Si dovranno approntare remuneratissimi trasferimenti di “ecoballe” in altre regioni, in Italia ed all’estero.
Si dovranno bonificare terreni, monitorizzare l’aria, etc, etc.
Tutto ciò con la connivenza dei politici, che con la loro inefficienza, hanno trasformato lo smaltimento dei rifiuti, in un businiss miliardario.
E’ questo uno degli esempi nei quali non è la criminalità organizzata a corrompere lo Stato, quanto l’inefficienza dello Stato a consentire l’irruzione della camorra nel business degli affari.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho salvato il video di Prodi.
Vedremo se le sue proposte faranno la stessa fine di quelle profferte negli ultimi quattordici anni!